15 febbraio 2012

22 Novembre 2008 Torino



22 Novembre 2008 Torino



Eccomi qui, stordita ma felice . Sono tornata tornata da un lungo viaggio fuori e dentro me.
Sono  tornata dai miei nipotini, dalla  mia adorata e amata nonnina, dal mio micione Willy, da tutti i miei cari e tutti i miei amici.
Questo viaggio mi ha fatto capire molte cose, mi ha fatto apprezzare la nostalgia di persone per me importanti, ho sperimentato la paura di non farcela e allo stesso tempo la vittoria per il traguardo raggiunto. Ho provato tristezza e smarrimento ogni qual volta incontravo uno sguardo estraneo, ho assaggiato la felicità nel suo stato più puro e ho provato profonda vergogna davanti a realtà più forti e difficili della mia.
Ho raggiunto, o almeno credo di averlo fatto, uno stato di pace talmente potente da illuminare la mia stessa anima.
Ho osservato con le orecchie e ascoltato con gli occhi, ho imparato con molta fatica, ad assaggiare la vita senza avidità, aspettando con pazienza e naturalezza, il momento giusto.
Ho avuto la grande fortuna di incontrare persone splendide, custodi sconosciuti di una fonte di vita irrinunciabile. L’umiltà!
Ne ho sentito il suono della natura e osservato con attenzione le sue innumerevoli forme.
Ho condiviso emozioni che il mio cuore si rifiutava di provare, ho ascoltato la voce della luna e sono stata accarezzata dalla brezza dell’oceano. Le mie mani hanno stretto altre mani e le mie braccia hanno ricevuto abbracci.
I miei occhi si sono commossi spesso davanti a tanta bellezza e i sussulti della mia anima mi hanno ricordato di essere viva e parte iportante in questo mondo.
Questo viaggio mi ha arricchita di esperienze importanti, ho ritrovato un equilibrio ma solo dopo averlo perduto.
Il mio patrimonio affettivo era dato per scontato e rischiava la perdita di intensità, la vita frenetica mi aveva distratto dalle mie vere necessità. Allontanandomi dalla comodità delle mura di casa mia, ho ritrovato il contatto la vita che mi circonda.
Il superfluo rovina l’esistenza delle persone, il troppo benessere altera gli equilibri della vita reale. E' proprio vero, che " l' essenziale è invisibile agli occhi" e che si sono emozioni così forti che porterai dentro di te per tutta la vita.
In questa terra illuminata dal sole, tutti vivono come possono e quando gli domandi come stanno, loro ti rispondono PURAVIDA.
Non è il suono della parola o la frequenza con la quale è pronunciata, ma l’energia che sprigiona ogni volta che viene pronunciata.Il suono della sua frase è seguito dallo sguardo fiero e dal sorriso disarmante che le persone del Costarica possiedono. La tua sicurezza vacilla e il cuore ha un sussulto, ti senti quasi indegno di quel sorriso, incapace di crearne uno di eguale intensità e il contatto spirituale diventa quasi fisico.

Eppure è una semplice parola PURAVIDA.
Vivere con semplicità o meglio semplicemente vivere.
Un pasto caldo un tetto sulla testa, un lavoro onesto e una famiglia con tanti bimbi che rallegrano il focolare domestico e allietano le giornate.
Ci si può sentire a casa anche se lontani perché la propria casa è dove sta il cuore. Niente di più vero. Essere umili e prendere la vita con positività e rispetto.
Ho sperimentato personalmente che più ti opponi alla corrente e più fai fatica.
Seguire la corrente mi ha portato qui, non so come e perché, ma sono contenta e felice di averlo fatto.
Mia nonna ha sempre avuto ragione, vivere è così semplice.



Grazie Costarica, grazie di tutto, della tua semplicità e umanità.
Non sarà più la stessa cosa d’ora in poi, un pezzetto del mio cuore l’ho lasciato lì, tra uno scoglio e una palma, tra un sorriso e una farfalla, tra la voglia di vivere e quella di tornare.




PuraVida

Ora dagli tu un significato.


Tamara

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