08 Novembre 2008 S. José
Finalmente ho dormito,
il letto scricchiolava un po’ ma la stanchezza del ritorno dal Tortuguero
questa volta ha vinto. Dopo il risveglio, la colazione ci aspetta.
Davvero buona, uova strapazzate, pane tostato, frutta
e marmellata. Il caffè? Questa volta buono ed io faccio bis. Decidiamo di
fermarci un’altra notte per organizzarci meglio le escursioni e la seconda
notte ce la fa pagare di meno. Dopo aver contrattato un pochino, riusciamo a pagare
le due notti 61$.Si torna in camera e dopo la solita capatina in bagno,
decidiamo di andare a vedere il “mariposario di s. José”.Dopo aver attraversato il centro a piedi, arriviamo in
periferia e il paesaggio cambia visibilmente. Sembra tutto più industriale, poche case e la strada
sono più larghe e dopo meno di un’ora raggiungiamo la nostra meta. Da fuori sembra una fregatura ma una volta
entrati….cambio idea.L’entrata costa 1500 colones a testa.
Ad accoglierci una ragazza sorridente che ci spiega
cosa vedremo all’interno del capannone a cielo aperto. Come posto è piccolino,
ma non ho mai visto tante farfalle così da vicino e così belle.
In pratica una parte di questo centro è chiusa da
delle reti e il resto è un piccolo parchetto, dove puoi fermarti a osservare la
natura a due passi dalla città. Dopo la passeggiata tra le farfalle, torniamo a piedi
verso il centro di S. José e una volta arrivati, siamo andati alla ricerca di
un negozio che vendeva sigarette. Qui un pacchetto di Marlboro light costa 800 colones,
quasi 2$. Dopo un giretto al supermercato locale (automercato),
cerchiamo un posto, dove pranzare. Mentre ci dirigiamo al Mac Donald’s, vediamo alla
nostra destra un localino molto caratteristico con interni rustici con il nome
di Rostipollo. Al suo interno, oltre la particolare accoglienza, c’è
un grande forno a legna, dove cucinano i polli allo spiedo. Il locale è molto
spazioso, c’è molta gente ben vestita e soprattutto molti impiegati d’ufficio. Nel menù moltissimi piatti a base di pollo, dalle
insalate ai sandwich, intero allo spiedo e persino le lasagne!Io decido per un panino al pollo e contorno di patate
con piccolo extra di guacamole.Tutto davvero buono, accompagnato dalle coccole di
Varicella, ragazza educata e simpatica che ci ha spiegato ben bene come
funziona il locale. Con mia infinita gioia, la proprietaria mi ha concesso
un’unica foto a quello spettacolare forno ripieno di polli! Abbiamo speso sugli
8 $ a testa e ne è valsa la pena. A spasso di nuovo nel centro della capitale, si decide
di andare a vedere se la Cattedrale de S. José è aperta .Appena entrati un altare veramente imponente e a lato delle navate una via Crucis toccante. Qui in Costarica sono molto credenti, le statue sono
tutte ornate di fiori e le vetrate sono bellissime e sembrano quadri
illuminati e in alto gli affreschi riempono i soffitti altissimi. Nella piccola cappella a lato della navata, stanno
celebrando la messa, niente foto per non disturbare, entro, faccio due
preghiere ed esco con il cuore più leggero.
La pace della cattedrale è interrotta al suo esterno, dall'incessante traffico cittadino e sopra la mia testa nuvoloni scurissimi esubito incomincia a
piovere.
Anche la pioggia qui è diversa. Infatti, è così fitta
e leggera che neanche la senti.
In giro tra le strade della capitale, ho notato che ogni negozio ha la sua guardia armata. Hanno tutti dei manganelli “consumati” e pistole grandi. Mah. Ci sarà da
preoccuparsi?
Sento grida roche
arrivare dall’alto, alzo lo sguardo e vedo decine di pappagalli sul cornicione
della chiesa e altrettanti gruppetti rumorosi su di un albero nel parco di
fronte. Incredibile, noi abbiamo i piccioni e i passerotti, loro i pappagalli!
Tra una pozzanghera e l’altra, si torna in Hotel per
vedere se domani riusciremo ad andare al Parco di Manuel Antonio.
Un po’ umidicci, alla reception dell’hotel c’è un
ragazzo giovane e volenteroso (soprattutto dopo la mancia) che con la modica
cifra di 35 $ a testa, ci trova un trasporto privato per Manuel Antonio. L’agenzia con la quale siamo andati al Tortuguero, ci
aveva consigliato una cabina (struttura tipo bed&brekfast) economica e
sicura nel caso avessimo visitato Manuel Antonio.
Ebbene, il suo nome è Cabina Ramirez e visto che il
nostro ragazzo dell’hotel era così disponibile, gli abbiamo chiesto se poteva
chiamare lui e prenotarci una notte lì. Al momento della prenotazione però ci costa 26$ e non
dieci come aveva detto l’agenzia….
Scatta il PURAVIDA, domani si vedrà. Dopo una bella doccia e riordino zaini, ceniamo nel
locale consigliati dall'Hotel. Si chiama EL MUNDO. Comodo direi, è proprio di
fronte e fanno la pizza.
Come locale niente male, molto moderno e con clienti
giovanissimi. La pizza però….ma il tiramisù divino! Cena e servizio
30$. Domani la sveglia sarà puntata alle 6 AM colazione via
verso l’oceano, via verso Manuel Antonio, a visitare il parco e a goderci un
po’ di sole e di mare.
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